Itinerando – I Sampietrini

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Itinerando – I Sampietrini
Servizio di Maria Alessandra Scuderi
07/10/2008

 

Una caratteristica romana è da secoli la pavimentazione delle strade costituita dai “selci”, chiamati a Roma “Sampietrini”, forse perché la prime pavimentazione realizzata con questo materiale fu Piazza S. Pietro. L’uso dei materiali solitamente deriva da ciò che più facilmente è reperibile in zona, e infatti i selci vengono estratti nelle cave dei Colli Albani, a pochi chilometri da Roma. La loro formazione è vulcanica. Il materiale è compatto e omogeneo e permette quindi un uso assai diffuso proprio per le sue caratteristiche di resistenza e impermeabilità. Sisto V, il grande Papa che tanto contribuì alla trasformazione di Roma alla fine del 1500, ordinò che le strade fossero lastricate con i selci, proprio per la economicità e per la resistenza che offrivano al continuo aumento dei veicoli (già allora Roma era congestionata dal traffico!) ed esiste documentazione di ben 121 strade selciate a Roma nel 1587. Fondamentale è la massicciata sottostante, che deve essere accuratamente preparata “con diligenza e precisione”, affinchè sostenga i quadrucci e non provochi avvallamenti nel manto stradale. Gli elementi, squadrati esteriormente, sono di forma tronco piramidale, e la messa in opera, per mano di una categoria ormai quasi estinta, quella dei “serciaroli”( a Roma ai primi del ‘900 erano più di 300), deve essere fatta a “regola d’arte”. Gli elementi, posti uno accanto all’altro, con connessioni strette, devono stringersi tra loro, formando una pavimentazione compatta e resistente. Vengono poi battuti più volte con il “mazzapicchio”, strumento in legno di forma troncoconica del peso di 30-50 Kg, ora sostituito da moderne macchine pneumatiche. Ormai ben pochi sono in grado di svolgere questo antico mestiere e forse il vecchio, storico sercio romano sta andando in pensione, sostituito dall’asfalto, più economico e forse più resistente. Lo troviamo ancora nelle zone pedonali del centro storico, dove le sollecitazioni dei mezzi pubblici e delle auto sono meno intense, ma resterà sempre nel ricordo dei romani, come simbolo di una città che diventa sempre più metropoli, ma che non vorremmo perdesse la sua poesia.

A cura della redazione di Monti TV
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