‘Sampietrini, un patrimonio’ Vince il partito dei favorevoli

Sampietrino © ph Valentina Cinelli

Giù le mani dai sampietrini. «Perché i sampietrini sono come i nasoni, le ciriole, le botticelle, i gatti dei Fori». è un cybernauta romantico duccioblog. Uno dei tanti che su Roma.repubblica.it. ha detto la sua sul sondaggio ‘Sampietrini, si o no?’, lanciato dal sito. Sondaggio, con un verdetto che – in tempi di restyling della città – lascia poco margine di speranza a chi nell’ asfalto vede la risoluzione di molti problemi.

Su mille votanti, il 27 % per cento ha decretato che quei blocchetti di porfido vanno lasciati lì dove sono: hanno un valore storico. Scrive nathalie: «Il centro di Roma è proprietà dell’ umanità e abbiamo il compito di lasciarlo intatto alle generazioni future». A questo 27 per cento del campione si aggiunge un altro 48 per cento favorevole al sampietrino, ma con riserva. Ovvero che lo vuole lasciare solo nelle vie del centro e nelle aree pedonali. Perché «Il sampietrino è bello MA SE SCIVOLA!» spiega unaquestionediali.

In questo sondaggio, dunque il popolo dei contrari si riduce ad un 24 per cento.
Una fetta di popolo internettiano, che in città per lo più viaggia sulle due ruote, convinto della pericolosità dei sampietrini. «Di recente sono stati tolti in via dei Quattro Venti – scrive bh – Il primo e più grande beneficio si è avuto con l’ abbassamento del livello di inquinamento acustico». E sul fronte del no ecco anche metamichele. «Sono un disabile in carrozzina – spiega – e la pavimentazione con i sampietrini mi crea molti problemi. Lavoro in via Nazionale e per me è impossibile camminare per il rione Monti».
Così, lancia un’ idea: «Basterebbe asfaltare almeno una corsia larga due metri nelle strade senza marciapiedi». Per i disabili, in effetti la difficoltà può essere grande. Ma per duccioblog barattare l’ antica pavimentazione con un’ altra più nuova- anche se più sicura – non è giusto.
E non solo per motivi estetici. Il sampietrino spesso è un «deterrente per chi corre troppo», scrive. E dà invece la possibilità a chi cammina di godersi la città in santa pace.
Già chi cammina… a tal proposito ohmeye non fa sconti: «I sampietrini? Toglieteli anche dalle aree pedonali, visto che la manutenzione in molte zone è inesistente. E inoltre, massacrano le scarpe. Noi donne mica possiamo andare sempre al lavoro con scarponi militari e anfibi?». E anche questo può essere un problema.

BELLEZZA – È come camminare in un salotto buono. Certo, i sampietrini saranno pure demodé, di questi tempi in cui tutti a piedi, in auto, in moto vogliono correre, devono correre… Ma quando la sera passeggio con scarpe comode , li vedo lucidi, levigati, puliti, brillanti sotto la luna, splendenti sotto la pioggia, rendendo quell’angolo di città un salotto rifinito con cura. E che dire del rumore che si sente quando ci si cammina sopra (fateci caso la prossima volta)… ineguagliabile! In sampietrini sono fascino, sono ricordo, rendono punti di Roma romanticissimi ma devono rimanere nelle aree pedonali, incontrastati testimoni della Roma di un tempo. annabellaj

PRATICITA’ – Sono ecologici e drenano l’ acqua . Sono convinto che l’ asfalto richieda più manutenzione dei sampietrini, che le buche nell’asfalto siano peggiori per tutti i veicoli. E che se si rifacessero le sospensioni degli autobus vecchi il rumore del traffico non si sentirebbe così drammaticamente.
Inoltre sono convinto che i sampietrini siano più ecologici dell’asfalto, perché non si polverizzano, lasciano respirare il terreno, drenano l’ acqua. Suggerirei di non fare lo stesso errore fatto a suo tempo con l’ eliminazione della trazione elettrica, salvo accorgersi dei suoi vantaggi 40 anni dopo. Troviamo un compromesso fra tradizione, praticità e costi. chicco39
STORIA – Lasciamoli intatti ai romani del futuro. Il centro storico di Roma è patrimonio di tutti. Abbiamo il dovere di consegnarlo intatto alle generazioni future. Compreso quindi, nel suo storico selciato. Nessun amministratore di passaggio può decidere di modificare questo e unico paesaggio stratificato nei secoli, per la protesta dei motociclista o l’ alto costo della manutenzione. Se proprio si vuole passare nella parte storica della città con auto o moto proprie si rispettino i limiti di velocità e il codice della strada. Così, non si correrà alcun pericolo. Il Comune sprechi meno soldi per costruire nuove opere e investa di più nella manutenzione. nathalie

RESTAURO – Meglio limitarli alle zone pedonali. I sampietrini non sono assolutamente adatti al traffico che c’è oggi in città. Io vado in motocicletta da moltissimi anni e ritengo che questo tipo di pavimentazione sia una delle cose più pericolose per chi si muove sulle due ruote. Siamo dunque disposti a pagare un tributo di sangue per mantenere questo vecchio tipo di strade. Ne vale veramente la pena? Credo che i sampietrini debbano essere limitati alle sole zone pedonali, dove non passano le auto. Così oltretutto la pavimentazione non verrebbe caricata dal peso delle autovetture. E la manutenzione sarebbe più semplice e meno costosa. metamichele

ALESSANDRA PAOLINI

[ via Repubblica — 21 gennaio 2008   pagina 3   sezione: ROMA ‘Sampietrini, un patrimonio’ Vince il partito dei favorevoli – Repubblica.it » Ricerca ]