Piazza Venezia nel rebus dei sampietrini.

Sampietrino © ph Valentina Cinelli

di Lilli Garrone
dal Corriere della sera del 02.09.05

Tra tutela storica e sicurezza stradale: forse su parte dei percorsi lastre di basalto.

Un progetto per piazza Venezia. È allo studio presso gli uffici dell’assessore ai Lavori pubblici Giancarlo D’Alessandro. Avrà «un disegno – ha spiegato il sindaco Walter Veltroni – che sarà concertato con la sovrintendenza e consentirà di coniugare le esigenze architettoniche con la sicurezza di chi transita sulla piazza». «Si tratta di una piazza storica – spiega Giancarlo D’Alessandro – con una viabilità che ha varie caratteristiche e che è molto intensa». Addio sampietrini, allora, anche da piazza Venezia? «La mia personale idea – risponde l’assessore ai Lavori pubblici – è di arrivare ad un disegno nel quale, conservando l’aspetto ornamentale che il sampietrino conferisce e i lastroni ai bordi che la dividono dalle altre strade, abbia dei percorsi in materiale diverso che segnano il percorso degli autobus, delle auto e delle due ruote».

Per questa grande e storica piazza, pur se spariranno in parte i caratteristici sampietrini, non si pensa all’asfalto, quanto ai lastroni di basalto: eviterebbero gli inconvenienti dei mattoncini «che tendono ad incurvarsi per la pressione dei mezzi pesanti», come ha spiegato il sindaco, ma resterebbe una pavimentazione adeguata e «ornamentale».

«Per ora rimetteremo in sicurezza piazza Venezia – ha aggiunto Veltroni – non c’è nessuna lotta al sampietrino. Dove hanno una valenza storica e artistica non li sostituiremo, come potrebbe essere in questo caso. Dove invece si trovano senza giustificazione storica li sostituiremo, come stiamo facendo, ad esempio, sui lungotevere, con l’asfalto più sicuro che provoca meno inquinamento acustico».

Spariranno i mattoncini quadrati anche da piazzale Ostiense, dove sono già in corso i lavori di ripavimentazione, che termineranno nella seconda decade di settembre, e in parte da viale Aventino, dove il cantiere deve ancora iniziare. E sarà così anche in via della Piramide Cestia. Ma i lavori estivi hanno già fatto sparire dalle strade della città 28 mila metri quadri di sampietrini (e calcolando che in un metro quadro ve ne sono 70, si arriva a un tolale di un milione e 960 mila pezzi) che sono stati consegnati all’ufficio Città storica e che verranno tutti riutilizzati nelle prossime pedonalizzazioni e restauri di vie e piazze del centro.

E sono 101 le strade completamente rimesse a nuovo durante questi tre mesi estivi, con interventi sul manto e sul sottofondo stradale, ristrutturazione dei marciapiedi, pulizia di caditoie e fogne, rifacimento della segnaletica stradale e sostituzione dei guard-rail. Nelle prossime settimane, invece, si proseguirà su altre 69 strade, per completare il programma previsto e che ha comportato una spesa di 50 milioni di euro. A tutt’oggi, dunque, sono 845.900 i metri quadri completamente rinnovati, mentre per le prossime settimane saranno interessati dai lavori 739.200 metri quadri, con la sostituzione di 6.500 metri quadri di selciato. Presto «partirà una gara per altri 12 milioni di euro – ha annunciato Giancarlo D’Alessandro – che verrà svolta con nuovi criteri. A quello dell’offerta economica più vantaggiosa si aggiungeranno quelli dei tempi e dei metodi di cantierizzazione». «Cominciamo a ricevere – ha aggiunto Walter Veltroni – molti apprezzamenti per il lavoro svolto sui lungotevere, su via Nizza e via delle Botteghe Oscure. Migliorare l’asfalto significa migliorare la qualità della mobilità e della sicurezza dei cittadini. È finita la cultura del “rattoppo”, ora viene eseguita la risistemazione totale».

E con la fine, a metà settembre, dei lavori di superfice su Corso d’Italia, sarà completato un intero quadrante della città: da via Po a viale Regina Margherita, a via Salaria. È stata rifatta la pavimentazione di buona parte dei lungotevere e si sta recuperando l’area del centro storico che va dalle Botteghe Oscure a via Cavour. Da febbraio, inoltre, la grande viabilità affidata al Campidoglio comprenderà 800 chilometri e non più 350: su tutti – ha annunciato Veltroni – gireranno squadre di tecnici per controllare che il ripristino venga svolto a regola d’arte.