Italia Nostra Roma: la Soprintendenza salvi i sampietrini di Roma

Sampietrino © ph Valentina Cinelli

Italia Nostra Roma dopo le varie assurde e inaccettabili proposte sul togliere, spostare ed addirittura vendere i poveri sampietrini, si rivolge alla Soprintendenza statale di Roma perché intervenga ad assicurare garanzie per la tutela di un elemento storico di pavimentazione e arredo della Capitale.

Le dichiarazioni più incredibili sono venute dal neo assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci che ha accusato i sanpietrini di essere causa d’inquinamento infatti ha dichiarato che “la sutura tra un sampietrino e l’altro produce polvere che crea inquinamento, danneggia i monumenti”. Italia Nostra Roma da anni denuncia l’erosione dei monumenti dovuta alle troppe auto, pulmann, camion di carico e scarico che attraversano il centro storico senza che nessun sindaco abbia posto mano a decisivi rimedi, ma apprende oggi che la colpa è dei sanpietrini. Il neo assessore, inoltre, ha ispirato la nota di ieri dell’ufficio stampa comunale che recita: “esiste poi una non indifferente variabile economica che rende più vantaggiosa la parziale sostituzione del fondo in basolato lavico. Un metro quadrato di posa di sampietrini costa infatti 212 euro, la stessa superficie in asfalto moderno ne costa 52. I sampietrini rimossi possono dunque rappresentare un valore prezioso da utilizzare come ‘cambio merce’ negli appalti con le aziende incaricate di ripavimentare le strade sia in asfalto che con i sampietrini rimossi”

L’utilizzo del “valore prezioso”del sanpietrino per risolvere il dissestato bilancio comunale? Un ultimo commento riguarda la proposta del Sindaco Marino di portare i sanpietrini in periferia per aggiungere un valore da “centro storico” e cosìdando la stessa dignità ai cittadini che abitano quei quartieri”. 

Italia Nostra Roma ritiene che prima dei sanpietrini le periferie hanno bisogno di vedere soddisfatte ben altre esigenze a cominciare, tra l’altro, proprio da quella di eliminare le numerose buche ed avvallamenti pericolosi ancora esistenti, certo non provocati dai sanpietrini, ma da appalti di asfaltature tutti da verificare.

 

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