Via dei Fori Imperiali

di Giulio Paolo Calcaprina
Il Messaggero, 3 aprile 2009

Spettabile redazione, vorrei che mi aiutaste a fare chiarezza su cosa sta succedendo a via dei Fori Imperiali: passo tutti i giorni per lavoro di là e ho notato che stanno pavimentando con sampietrini, poggiati su un sottofondo di cemento armato, la corsia che era stata già pavimentata da poco tempo, uno o due mesi fa. Le domande che mi pongo come contribuente e come architetto sono queste:

1) se era un problema di compatibilità (con l’ambiente circostante) dell’asfalto in luogo dei sampietrini perché gli uffici responsabili non si sono pronunciati precedentemente alla prima asfaltatura?

2) Oppure non era programmabile già nel primo intervento la pavimentazione giusta?

3) Coprire i Fori Imperiali con un massetto di cemento armato non è come mettere un sarcofago per sempre sopra un’area di cui si discute dagli anno ’70 se chiuderla completamente al traffico e aprirla a parco archeologico?

4) Se si è deciso di lasciarla definitivamente aperta al traffico siamo sicuri che la soluzione dei sampietrini sia la migliore? Vorrei sottoporre alla vostra attenzione la situazione drammatica di via Nazionale (che ugualmente ha un massetto di cemento armato di sottofondo) e quella di via Tagliamento dove i sampietrini sono stati eliminati perché le vibrazioni creavano problemi statici agli edifici circostanti. Ma ai Fori Imperiali siamo sicuri che il traffico veicolare non provochi problemi statici alle rovine romane?

5) Ultima ma non ultima domanda: chi paga tutto ciò e chi ci guadagna?

Una piccola annotazione: dopo circa una settimana dalla chiusura dei lavori di asfaltatura del tratto suddetto l’asfalto, in alcuni punti, ha cominciato a saltare via. Vogliamo chiedere al Comune di dotarsi una procedura seria per i lavori stradali come succede in altri paesi europei? Cordialmente.

 
(3 aprile 2009)”

[ via Via dei Fori Imperiali – Il Messaggero ]