Rifondazione si toglie il “sercio” dalla scarpa

Sampietrino © ph Valentina Cinelli

Libero – 26 maggio 2006

LO STORICO DELL’ARCHITETTURA PAOLO MURATORE SPARA A ZERO SU MOLTI INTERVENTI URBANISTICI: « L’ARA PACIS FA SCHIFO, IL PROGETTO DEL “MAXXI” GRIDA VENDETTA, COSÌ COME QUELLO DELL’EX PERONI E DEI MERCATI GENERALI »

Sono opere d’arte a tutti gli effetti. Simboli per eccellenza della tradizione romana. E come tali meriterebbero tutela e valorizzazione. Invece stanno chiusi nei magazzini comunali. Con il serio rischio di essere triturati e trasformati in graniglia per l’asfalto, se non trafugati e venduti a qualche collezionista privato. I sampietrini, quelli che un tempo caratterizzavano le strade della Capitale e che le giunte Rutelli prima e Veltroni poi hanno pensato bene di smantellare in nome di colate di asfalto o di pietre che non hanno nulla a che vedere con gli antichi ” serci”. E così piazza di Spagna è diventata irriconoscibile. Piazza Montecitorio ha un altro colore rispetto a come l’aveva voluta papa Clemente XII. Piazza della Maddalena ha perso il suo fascino. Così come via dei Cestari, via Arenula, piazza Colonna e tutte le altre strade del centro storico sulle quali hanno messo mano le amministrazioni del centro sinistra da dieci anni a questa parte. La denuncia, questa volta, non arriva dai soliti detrattori dell’opposizione, ma da Rifondazione Comunista.
continua…

N.B. L’articolo è stato ridotto.