I sampietrini spaccano la maggioranza?

Sampietrino © ph Valentina Cinelli

di Sara Regimenti
La Casa delle libertà trova un alleato in Rifondazione Comunista e Verdi sulla questione dei “selci” romani. “Ce li invidiano da tutto il mondo, non li togliete da piazza Venezia e via Nazionale”. La soluzione secondo An sarebbe in una migliore manutenzione dei tipici sassi e in un sostegno alle maestranze che li lavorano.

Roma, 21 settembre 2005 – “Oh, San Pietchrini”. Una decina di turisti, evidentemente inglesi, si ferma a commentare la forma dei “selci” posati sul banchetto allestito a via delle Muratte dai capogruppo di Alleanza Nazionale in Comune e Regione. Motivo della protesta, la decisione del Comune di togliere i tipici sassi da Piazza Venezia e via Nazionale, privando Roma, secondo i manifestanti, di un simbolo della sua identità. “I sampietrini sono unici al mondo, vengono richiesti sempre più spesso anche all’estero e il Comune che fa? – denuncia Federico Mollicone, capogruppo regionale del partito – decide di toglierli da strade storiche come piazza Venezia e via Nazionale, deturpandone l’immagine”.

La questione non è di poco conto, se è vero che, nel primo municipio, la mozione della Cdl ha trovato il sostegno anche dei Verdi e di Rifondazione Comunista. Sostegno che An spera di non perdere anche una volta che le sue richieste arriveranno in Campidoglio, e che potrebbe creare una vasta risonanza intorno al problema.

“Non siamo contro le due o le quattro ruote, ci mancherebbe altro – spiega il consigliere regionale di An Fabio Rampelli – il fatto è che togliere i sampietrini è una falsa soluzione. Le strade di Roma sono dissestate per cattiva manutenzione”. Secondo gli esponenti di An infatti, se fatti a regola d’arte, i tipici sassi sono fatti per durare molto più a lungo dell’asfalto, che ha bisogno di essere livellato ogni 2-5 anni, con costi molto più alti della pavimentazione tradizionale. “Basta fare un giro per via Frattina, da cui i sassi sono stati tolti un’estate di qualche anno fa – spiega Marco Marsilio, consigliere comunale di An – la strada è ridotta davvero male, e di certo non meglio di piazza dei Cinquecento e via de Nicola, dove invece i sassi resistono ancora”.

[fonte: romaone.it]