Asfalto o sampietrini?

Sampietrino © ph Valentina Cinelli

Manto stradale è di nuovo dibattito
di Bruna Holl

Si è aperto un dibattito: sampietrini sì, sampietrini no. L’intervento più autorevole, quello del più anziano tra i serciaroli romani Roberto Marchioni, vera memoria della posa a regola d’arte, perché di vera arte si tratta. In anni recenti la messa in opera dei sampietrini è stata spesso approssimativa e non conforme. A soffrirne sono, più che i motociclisti, gli anziani, coloro che sono costretti ad appoggiarsi ad un bastone o a servirsi di una carrozzina perché disabili.
Parlando di strade del Centro e strade di sampietrini, c’è chi continua a parcheggiare o transitare, se pur non autorizzato, posando un carico d’automobili o furgoni superiore alle aspettative di chi aveva inteso riordinare e dare decoro ai luoghi. La cosa più sensata sarebbe quella di non adottare soluzioni “smemorate”, ma studiare e applicarsi con la necessaria urgenza proprio su quelle strade che maggiormente soffrono il traffico, valutando per prima cosa la possibilità di alleggerirne il peso a beneficio della salute pubblica. In un secondo momento si potrà decidere su eventuali trasformazioni a favore dell’asfalto. Tenendo conto che anche una strada a sampietrini, se, ben posizionati, può sopportare un certo traffico.
Cosa che non si direbbe pensando a grandi viabilità come via Nazionale: dopo i lavori pre-giubilari già presenta avvallamenti qua e là. Altro esempio, quello di via Cavour, sottoposta a doppio stress, con le sollecitazioni delle macchine sopra i sampietrini e sotto della metropolitana. Inutile dire che gli abitanti della strada lamentano vibrazioni continue dei loro palazzi. Ma a favore dei sampietrini c’è anche la prova e contrario, che punta comunque il dito sul transito dei veicoli. In queste ultime settimane, le strade del quartiere Africano, nel II Municipio, sono state ripetutamente chiuse al traffico veicolare a causa di improvvisi avvallamenti del manto, rigorosamente di asfalto.

[fonte: aacsrm.it]